I fisici ci spiegano che all’inizio
c’era una grande vuoto, un grande nulla, da cui nacque ad un certo punto lo
spazio e il tempo. Ma si dimenticano di aggiungere: la coscienza.
La coscienza infatti non è
qualcosa che viene infusa a posteriori, magari da un Dio, ma qualcosa per cui
le cose sono conoscibili. È per questo che quando crebbero le primo forme di
vita avevano già una coscienza di sé e dell’altro.
Tempo, spazio e coscienza
sono un tutt’uno. L’universo nasce per conoscere (soggetto) e per essere
conosciuto (oggetto).
Quando non si conosce,
quando non si fa esperienza (ed è quasi impossibile se non per brevi istanti),
usciamo anche dallo spazio-tempo. Facendo un vero vuoto interiore, smettendo di
fare conoscenza, ci allunghiamo la vita, anche se per brevi istanti.
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