L’illuminazione non è
soltanto un’esperienza di piacere e di estasi, di equilibrio e di armonia. È
qualsiasi esperienza di vetta, qualsiasi forte emozione.
Anche chi sperimenta una
malattia o un incidente grave, la morte o la perdita di persone care, la
distruzione di ciò che più ama, anche chi sfiora la morte, ecc., ha esperienze
che possono essere illuminanti; scopre il senso della vita dalla parte del
dolore.
Ma, ad una condizione, che
sappia far riaffiorare queste esperienze senza farsene travolgere.
L’illuminazione, infatti,
non è solo la rivelazione della gioia della vita, ma anche della sua tragicità.
Al fondo delle angosce e dei traumi, anche lì c’è una rivelazione - anche lì ci
si desta dal sonno abituale.
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