sabato 7 marzo 2015

Fare il vuoto dentro di sé

Quando diciamo che non possiamo fidarci nemmeno della nostra mente, e che dobbiamo trascenderla, diciamo che dobbiamo uscire dal dualismo soggetto-oggetto, che ci deforma la visione. Ecco il perché della ricerca del vuoto mentale.
Si è stabilito convenzionalmente che le cose siano quegli oggetti (da ob-jectum) che “stanno di contro al soggetto che le considera”.

Ma quando noi consideriamo l’oggetto, questo è già un dato, cioè è il prodotto di una operazione mentale, basata sul dualismo soggetto-oggetto, che ci è sfuggita, che è già avvenuta. Solo ritornando all’origine della biforcazione, si vede che oggetto e soggetto sono l’uno relativo all’altro, e quindi in sé inconsistenti - e si possono cambiare. 

Nessun commento:

Posta un commento