Se invece del denaro
guadagnato o del successo ottenuto, prendessimo come unità di misura il nostro
stato di felicità, ci accorgeremmo che spesso i nostri valori sono sbagliati.
Ci renderemmo conto che ciò
che conta veramente non sono le acquisizioni esterne, ma come ci sentiamo internamente. Se guadagniamo molto, ma siamo
insoddisfatti e infelici, stiamo sbagliando strada. Se per lavorare, perdiamo
quasi tutto il tempo della nostra vita, stiamo sbagliando. Se non abbiamo mai
un attimo per stare con noi stessi e per verificare i nostri stati d’animo,
siamo alienati
La mente non può essere
sovraccaricata da mille impegni. Dobbiamo darci delle priorità e mettere ai
primi posti quelle attività che ci fanno sentire bene. Se un lavoro ci fa
soffrire troppo, se ci fa sentire delle trottole, se non ci dà tregua, per
quanto possa essere remunerativo, è senz’altro sbagliato. E lo stesso vale per
le relazioni con le persone.
Vivere è vivere bene. Essere
dev’essere benessere. Altrimenti non
ne vale la pena.
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