Psicoterapia, psicoanalisi,
meditazione… si tratta comunque di essere presenti mentalmente non solo
negli eventi positivi ma anche in quelli più sgradevoli,
La presenza mentale permette
di accogliere le esperienze più negative – ansie e angosce diventate
intollerabili – in un ambiente neutrale e calmo, dove ci si può aprire senza il
pericolo di venirne travolti. Se le emozioni si rivelano troppo forti, ci si
può sempre spostare sulla presenza del respiro.
Ciò presuppone che queste
esperienze si possano trovare. Ma l’operazione di affioramento dei ricordi
(tenuti lontani, repressi, sepolti, evitati o divenuti inconsci) è comunque
facilitata dalla particolare distensione prodotta dalla meditazione. In quello
stato possono affiorare antichi traumi.
Insomma, tutto è
illuminante, se si riesce a sopportarlo. L’illuminazione non è separarsi da
qualcosa, ma cambiare il proprio punto di vista in modo da rendere illuminante qualsiasi esperienza.
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