La lotta non è tra la vita e
la morte, tra il principio della vita e il principio della morte, perché
entrambi servono la vita. Anche la morte serve la vita, dato che senza morte
non ci sarebbe vita.
Lo scontro va spostato più a
valle.
La volontà di vita-morte
lotta in realtà contro quel nulla indifferenziato che l’avvolge e la minaccia
di estinzione.
La nostra mente non vuol
vedere la complementarità degli opposti: vita-morte, bene-male… Ma gli opposti
lavorano insieme per lo stesso scopo; un po’ come il poliziotto buono e il
poliziotto cattivo negli interrogatori. Fanno finta di contrapporsi, ma in
effetti lavorano allo stesso fine.
Ciò che si oppone ad ogni
coppia di opposti è l’indifferenziato, quel nulla da cui sono emersi
faticosamente e che vorrebbe di nuovo inghiottirli. Questa è l’area del divino
- il grande nemico del tutto.
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