Nella vita non facciamo che
restare aggrappati a ciò che non abbiamo e non siamo, a ciò che non ha un’esistenza
intrinseca, dato che esiste solo in relazione ad altro.
Ma questa inesistenza del
nostro sé, questa sua inconsistenza, è ciò che permette di essere parte del
tutto. Se restasse isolato, a se stante, come una monade senza porte e senza
finestre, non comunicherebbe, non si relazionerebbe – e allora sì che non
sarebbe niente.
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