È la paura che tiene in vita
il potere - il potere politico e il potere ecclesiastico. Da una parte, la
paura di essere impotenti, di essere bisognosi, di non poter provvedere a se
stessi e, dall’altra, la paura di essere liberi, la paura di essere
responsabili.
I poveri di spirito hanno
paura di non avere un protettore, un padrone, e non si rendono conto che ogni
protettore è uno sfruttatore, che ogni padrone non è disinteressato, non
interviene per nulla; e che il potere dei loro dominatori sono loro stessi a
darglielo.
Si vendono così per poco:
vendono la propria libertà per un piatto di lenticchie.
È dalla paura che nascono
tutte le religioni, tutti i poteri.
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