lunedì 7 ottobre 2024

Ricchi e poveri

Vi trascrivo un articolo di Gandolfo Albanese  per fare un discorso generale su soldi e salute:



Il tonno in scatola è uno degli alimenti più versatili e consumati in Italia, soprattutto per pranzo o cena, ma anche come spuntino veloce. Viene utilizzato spesso nelle insalate, nei panini, o per preparare piatti come la pasta al tonno. È comune abbinarlo ad altri ingredienti come verdure, legumi, formaggi freschi o uova. Tuttavia, è importante sapere se il tonno in scatola può essere consumato ogni giorno o se è meglio limitarne l’uso, poiché un consumo eccessivo potrebbe avere effetti negativi sulla salute, soprattutto per il colesterolo, il fegato e la digestione.


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Il tonno in scatola è solitamente conservato in olio o al naturale, e la sua produzione industriale prevede la sterilizzazione ad alte temperature per garantirne la lunga conservazione. Tuttavia, alcune tipologie di tonno in scatola possono contenere ingredienti dannosi per la salute, come sale in eccesso, oli di scarsa qualità e conservanti. Il tonno in scatola economico, ad esempio, può essere conservato in oli vegetali raffinati che contengono grassi saturi, i quali aumentano i livelli di colesterolo LDL. Inoltre, il tonno è un pesce che può accumulare mercurio, un metallo tossico che, se assunto in quantità elevate, può danneggiare il sistema nervoso e il fegato.


Il tonno in scatola fa male?

Molte persone acquistano il tonno in scatola al supermercato senza prestare attenzione alla qualità del prodotto. Il ricorso a tonno a basso costo può significare l’acquisto di alimenti prodotti con ingredienti di scarsa qualità. Il tonno in scatola economico può contenere oli raffinati e conservanti chimici che, se assunti regolarmente, possono avere effetti negativi su organi importanti come il fegato e influire negativamente sui livelli di colesterolo. Inoltre, l’alto contenuto di sale in molte versioni di tonno in scatola può portare a ritenzione idrica e problemi digestivi, sovraccaricando il sistema cardiovascolare.



Il mercurio: uno degli ingredienti più pericolosi

Uno degli aspetti più preoccupanti del tonno in scatola è la possibile presenza di mercurio, un metallo pesante che si accumula nei tessuti dei pesci predatori come il tonno. Il mercurio viene rilasciato nell’ambiente attraverso processi industriali e si concentra nei pesci attraverso la catena alimentare. L’assunzione prolungata di mercurio può causare problemi al sistema nervoso, danni al fegato e alterazioni della funzione digestiva. Per questo motivo, è importante non basarsi solo sul prezzo quando si acquista il tonno in scatola, ma leggere attentamente le etichette per assicurarsi che il prodotto sia sicuro e di buona qualità.


Il tonno in scatola fa male o fa bene?


Il tonno in scatola può essere dannoso per la salute se contiene ingredienti di bassa qualità. Ecco alcune delle sostanze dannose da evitare:


Grassi saturi: presenti negli oli raffinati, aumentano il colesterolo LDL.

Sale in eccesso: può portare a ritenzione idrica e ipertensione.

Conservanti chimici: possono sovraccaricare il fegato e influire sulla digestione.

Mercurio: un metallo tossico che può danneggiare il sistema nervoso e il fegato.

Oli raffinati: a lungo termine, contribuiscono a un peggioramento dei livelli di colesterolo.

Perché questi ingredienti sono dannosi?


Gli ingredienti dannosi del tonno in scatola, come il mercurio e i grassi saturi, vengono inseriti o si accumulano attraverso processi di lavorazione e allevamento. Questi elementi, se assunti quotidianamente, possono portare a un aumento del colesterolo, danni epatici e problemi digestivi. L’eccessiva esposizione al mercurio, ad esempio, può alterare il sistema nervoso, mentre un consumo regolare di sale e grassi saturi può compromettere la salute cardiovascolare.


Consigli per una scelta salutare

Per fare una scelta più salutare, è importante optare per tonno in scatola di qualità, preferibilmente al naturale o conservato in olio d’oliva extravergine. Leggere le etichette aiuta a individuare prodotti senza additivi chimici e con un contenuto ridotto di sale. Inoltre, esistono alternative più salutari al tonno in scatola, come pesce fresco o surgelato, o pesce conservato in maniera più naturale. Infine, è fondamentale ricordare che il tonno in scatola non è necessariamente dannoso, ma è importante scegliere prodotti di qualità e consumarli con moderazione per evitare possibili effetti negativi sulla salute.

Ecco, un articolo del genere potrebbe ripetersi per tanti altri prodotti, forse per tutti. Ma la conclusione è sempre la stessa: comprate prodotti di qualità!

Peccato che i prodotti di qualità costino molto di più. E quindi li possono comprare solo i ricchi.

In conclusione, c' è un mercato per i ricchi e c'è un mercato di prodotti scandenti e dannosi per i poveri. Quando poi i poveretti si ammaleranno per ciò che mangiano, ci sarà per loro anche una sanità scadente e dannosa.

Che fare, se non cercare di eliminare questa  disparità? Peccato che abbiamo un governo che fa il contrario.

È un destino o l' errore di chi vota?









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