Il segreto matematico dello scorrere del
tempo
In ogni caso, il singolare fenomeno potrebbe portare a nuovi tipi di tecnologia
quantistica. "Si potrebbero concepire circuiti in cui l'informazione possa
fluire in entrambi i sensi", ha dichiarato Giulia Rubino, ricercatrice
dell'Università di Bristol.
Ogni cosa, in ogni momento, tutto in una volta
I fisici si sono resi conto per la prima volta un decennio fa che le strane
regole della meccanica quantistica fanno crollare le nozioni di senso comune
sul tempo.
Nella sua essenza, la bizzarria quantistica è la seguente: quando si cerca una
particella, la si rileva sempre in una singola posizione puntiforme. Ma prima
di essere misurata, una particella si comporta come un'onda: ha una
"funzione d'onda" che si espande e si increspa su più percorsi. In
questo stato indeterminato, una particella esiste in una miscela quantistica di
posizioni possibili nota come sovrapposizione.
In un articolo pubblicato nel 2013,
Giulio Chiribella, fisico ora all'Università di Hong Kong, e i suoi coautori
hanno proposto un circuito che avrebbe messo gli eventi in una sovrapposizione
di ordini temporali, facendo un passo avanti rispetto alla sovrapposizione di
punti dello spazio. Quattro anni dopo, Rubino e i suoi colleghi hanno dimostrato sperimentalmente l'idea.
Hanno inviato un fotone lungo una sovrapposizione di due percorsi: uno in cui
sperimentava l'evento A e poi l'evento B, e un altro in cui sperimentava B e
poi A. In un certo senso, ogni evento sembrava causare l'altro, un fenomeno che
chiamato causalità indefinita.
Non contenti di essere semplicemente intervenuti sull'ordine degli eventi
mentre il tempo avanzava, Chiribella e un collega, Zixuan Liu, hanno poi preso
di mira la direzione di marcia, o freccia, del tempo stesso. Hanno cercato un
apparato quantistico in cui il tempo entrasse in una sovrapposizione di flusso
dal passato al futuro e viceversa: una freccia del tempo indefinita.
Per farlo, Chiribella e Liu si sono resi conto di aver bisogno di un sistema
che potesse subire cambiamenti tra loro opposti, come un metronomo il cui
braccio può oscillare a destra o a sinistra. Hanno immaginato di mettere un
sistema di questo tipo in una sovrapposizione, come se un musicista facesse
oscillare simultaneamente un metronomo quantistico verso destra e verso
sinistra. Hanno descritto uno schema per
realizzare un sistema del genere nel 2020.
I maghi dell'ottica hanno immediatamente iniziato a costruire in laboratorio le
frecce del tempo. Lo scorso autunno, due gruppi hanno annunciato il loro
successo.
Avanti e indietro nel tempo? Nel mondo
dei quanti è possibile
Un gioco quantistico
Chiribella e Liu hanno ideato un gioco basato sulla luce in cui può eccellere
solo un abile giocatore quantistico. Esso consiste nel far passare i fotoni
attraverso due cristalli, indicati con A e B. Attraversando un cristallo, la
direzione di polarizzazione del fotone ruota di una quantità che dipende dalle
impostazioni del cristallo. Attraversando il cristallo all’indietro, la
polarizzazione viene ruotata in senso esattamente opposto.
Prima di ogni turno di gioco, un arbitro imposta segretamente i cristalli in
uno dei due modi: il percorso in avanti attraverso A, poi indietro attraverso
B, sposterà la funzione d'onda di un fotone rispetto al percorso inverso
(indietro attraverso A, poi avanti attraverso B), oppure non lo farà. Il
giocatore deve capire quale scelta ha fatto l'arbitro.
Dopo aver sistemato i cristalli e gli altri elementi ottici nel modo
desiderato, il giocatore invia un fotone attraverso il labirinto, magari
dividendolo in una sovrapposizione di due percorsi utilizzando uno specchio
semiriflettente. Il fotone finisce in uno dei due rivelatori. Se il giocatore
ha organizzato il suo labirinto in modo sufficientemente intelligente, lo
scatto del rivelatore che ha ricevuto il fotone mostrerà la scelta
dell'arbitro.
Quando il giocatore imposta il circuito in modo che il fotone si muova in una
sola direzione attraverso ogni cristallo, anche se A e B sono in un ordine
causale indefinito, lo scatto del rivelatore corrisponderà alle impostazioni
del congegno segreto al massimo circa il 90 per cento delle volte. Solo quando
il fotone sperimenta una sovrapposizione che lo porta avanti e indietro
attraverso entrambi i dispositivi – una tattica denominata inversione temporale
quantistica (quantum time flip) – il giocatore può teoricamente
vincere ogni turno (si veda anche l'illustrazione del circuito di Quanta
Magazine).
L'anno scorso, un gruppo di Hefei, in Cina, con la consulenza di Chiribella, e
uno di Vienna, con la consulenza del fisico Časlav Brukner, hanno messo a punto
circuiti per l'inversione temporale quantistica. Su un milione di iterazioni,
il gruppo di Vienna ha indovinato il 99,45 per cento delle
volte. Il gruppo di Chiribella ha vinto il 99,6 per cento delle volte.
Entrambi i gruppi hanno infranto il limite teorico del 90 per cento,
dimostrando che i loro fotoni hanno sperimentato una sovrapposizione di due
trasformazioni opposte e quindi erano associati a una freccia del tempo
indefinita.
Interpretare l'inversione temporale
Anche se i ricercatori hanno eseguito e dato un nome all'inversione temporale
quantistica, non sono perfettamente d'accordo su quali parole descrivano meglio
ciò che hanno realizzato.
Secondo Chiribella, gli esperimenti hanno simulato un'inversione della freccia
del tempo. Per capovolgerla davvero sarebbe necessario disporre il tessuto
dello spazio-tempo stesso in una sovrapposizione di due geometrie in cui il
tempo punta in direzioni differenti. "Ovviamente, l'esperimento non sta
attuando l'inversione della freccia del tempo", ha dichiarato.
Brukner, invece, ritiene che i circuiti facciano un modesto passo avanti
rispetto alla simulazione. Fa notare che le proprietà misurabili dei fotoni
cambiano esattamente come se passassero attraverso una vera e propria
sovrapposizione di due geometrie spazio-temporali. E nel mondo quantistico non
c'è realtà al di là di quello che può essere misurato. "Se si considera lo
stato in sé, non c'è alcuna differenza tra la simulazione e la cosa
reale", ha sottolineato.
Certo, ammette il ricercatore, il circuito è in grado di far cambiare il tempo
solo ai fotoni che subiscono un cambiamento di polarizzazione; se lo
spazio-tempo fosse davvero in sovrapposizione, le due direzioni temporali
avrebbero effetto su tutto.
Ripensare il tempo
Una freccia (del tempo) nel cervello
Circuiti a due frecce
A prescindere dalle loro inclinazioni filosofiche, i fisici sperano che la
capacità di progettare circuiti quantistici che scorrono in due direzioni
contemporaneamente possa consentire nuovi dispositivi per l'informatica
quantistica, la comunicazione e
la metrologia. "Questo permette di effettuare più che implementare le
operazioni in un ordine o in un altro", ha spiegato Cyril Branciard,
teorico dell'informazione quantistica all'Istituto Néel, in Francia.
Alcuni ricercatori ipotizzano che, evocando il viaggio nel tempo, l'inversione
temporale quantistica possa consentire una futura funzione quantistica di undo [in
informatica, l'annullamento dell'ultima operazione effettuata, NdT]. Altri
prevedono che i circuiti che operano in due direzioni contemporaneamente
possano permettere alle macchine quantistiche di funzionare in modo più
efficiente. "Si potrebbero usare per giochi in cui si vuole ridurre la
cosiddetta complessità di ricerca", ha spiegato Rubino, riferendosi al
numero di passi necessari per svolgere un determinato compito.
Tali applicazioni pratiche sono tutt'altro che dietro l'angolo. Anche se i
circuiti d'inversione temporale hanno superato un limite teorico di prestazioni
nel gioco di indovinelli di Chiribella e Liu, si trattava di un compito molto
artificioso, ideato solo per evidenziare il loro vantaggio rispetto ai circuiti
unidirezionali.
Eppure, i fenomeni quantistici bizzarri e apparentemente di nicchia potrebbero
rivelarsi utili. L'eminente fisico Anton Zeilinger credeva che l'entanglement quantistico
– un legame tra particelle separate – non servisse a nulla. Oggi,
l'entanglement unisce i nodi delle nascenti reti quantistiche e i qubit dei
prototipi di computer quantistici, e il lavoro di Zeilinger sul fenomeno gli è
valso una parte del premio Nobel per la fisica del 2022. Per quanto riguarda la
natura variabile del tempo quantistico, Franke-Arnold ha dichiarato che "è
ancora molto presto”.
Un team di
fisici delle Università di Bristol, Vienna, delle Isole Baleari e
dell’Institute for Quantum Optics and Quantum Information (IQOQI-Vienna), ha
mostrato come i sistemi quantistici possono evolversi simultaneamente lungo due
frecce temporali opposte, sia in avanti che indietro nel tempo.
Lo studio, pubblicato
sull’ultimo numero di Communications Physics, necessita di un
ripensamento di come il flusso del tempo viene inteso e rappresentato in
contesti in cui le leggi quantistiche giocano un ruolo cruciale.
Per secoli,
filosofi e fisici hanno riflettuto sull’esistenza del tempo. Eppure, nel mondo classico,
la nostra esperienza sembra spegnere ogni dubbio che il tempo
esista e si muova in avanti. In natura, infatti, i processi
tendono ad evolvere spontaneamente da stati con meno disordine a stati con più
disordine, e questa propensione può essere usata per identificare la freccia
del tempo. In fisica, questo è descritto in termini di “entropia“, che è la quantità fisica che definisce la quantità di
disordine in un sistema.
La
dott.ssa Giulia Rubino dei Quantum Engineering
Technology Labs (QET labs) dell’Università di Bristol e autrice principale
della pubblicazione, ha dichiarato:
“Se un
fenomeno produce una grande quantità di entropia, osservarne l’inversione
temporale è così improbabile da diventare sostanzialmente impossibile.
Tuttavia, quando l’entropia prodotta è sufficientemente piccola, c’è una
probabilità non trascurabile di vedere l’inversione temporale di un fenomeno
che si verifica naturalmente.
“Possiamo
prendere come esempio la sequenza di cose che facciamo nella nostra routine
mattutina. Se ci mostrasse il nostro dentifricio che si sposta dallo spazzolino
al suo tubetto, non avremmo dubbi che fosse una registrazione riavvolta della
nostra giornata. Tuttavia, se schiacciassimo delicatamente il tubetto in modo
che uscisse solo una piccola parte del dentifricio, non sarebbe così
improbabile osservarlo rientrare nel tubetto, risucchiato dalla decompressione
del tubetto”.
Gli autori dello
studio, sotto la guida del professor Caslav Brukner dell’Università
di Vienna e dell’IQOQI-Vienna, hanno applicato questa idea al regno
quantistico, una delle cui peculiarità è il principio di
sovrapposizione quantistica, secondo il quale se due stati di un sistema
quantistico sono entrambi possibili, allora quel sistema può anche trovarsi in
entrambi gli stati contemporaneamente.
“Estendendo
questo principio alle frecce del tempo, risulta che i sistemi
quantistici che si evolvono nell’una o nell’altra direzione temporale
(il dentifricio che esce o torna nel tubo), possono anche trovarsi ad evolversi
simultaneamente lungo entrambe le direzioni temporali”.
“Sebbene
questa idea sembri piuttosto priva di senso se applicata alla nostra esperienza
quotidiana, al suo livello più fondamentale, le leggi dell’universo si basano
su principi quanto-meccanici. Ciò solleva la domanda sul perché non incontriamo
mai queste sovrapposizioni di tempo che scorre in natura”, ha affermato la dottoressa Rubino.
Il
dott. Gonzalo Manzano, dell’Università delle Isole
Baleari, ha dichiarato: “Nel nostro lavoro, abbiamo quantificato
l’entropia prodotta da un sistema che si evolve nella sovrapposizione
quantistica di processi con frecce temporali opposte. Abbiamo scoperto che questo
si traduce più spesso nella proiezione del sistema su una direzione temporale
ben definita, corrispondente al processo più probabile dei due”.
“Eppure,
quando sono coinvolte piccole quantità di entropia (per esempio, quando c’è
così poco dentifricio versato che si potrebbe vederlo riassorbito nel tubo),
allora si possono osservare fisicamente le conseguenze del sistema che si è
evoluto lungo le direzioni temporali avanti e indietro allo stesso tempo.”
A parte la
caratteristica fondamentale che il tempo stesso potrebbe non essere ben
definito, il lavoro ha anche implicazioni pratiche nella termodinamica
quantistica. Posizionare un sistema quantistico in una
sovrapposizione di frecce del tempo alternativo potrebbe offrire vantaggi nelle
prestazioni di macchine termiche e frigoriferi.
La
Dott.ssa Rubino ha affermato: “Sebbene il
tempo sia spesso trattato come un parametro in continuo aumento, il nostro
studio mostra che le leggi che governano il suo flusso in contesti
quantomeccanici sono molto più complesse. Ciò potrebbe suggerire che dobbiamo
ripensare al modo in cui rappresentiamo questa quantità in tutti i quei
contesti in cui le leggi quantistiche giocano un ruolo cruciale.”
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