domenica 27 ottobre 2024

La prima coppia diadica

 

Tutti nasciamo da una coppia, il maschio e la femmina, e portiamo i loro due patrimoni genetici. Essendo eredi di due nature, che a volte si integrano, ma spesso confliggono, volete che la nostra particolare mescolanza di geni non abbia qualche conflitto?

Tutti noi siamo campi di battaglia, dove s’incontrano tendenze opposte e contraddizioni. Ma anche la mente funziona secondo contrasti complementari.

Non a caso gli antichi taoisti presero il maschile (Yang) e il femminile (Yin) come le due polarità fondamentali. Combinando queste due polarità, rappresentate da una linea intera e una spezzata, ottennero quattro combinazioni (è matematica!). Poi, cercarono le combinazioni delle due linee in gruppi di tre, e ottennero gli otto trigrammi (è sempre matematica). Questi otto trigrammi sono coppie di opposti: per esempio, il contrario del trigramma “cielo”, con tre linee intere, è il trigramma “terra”, con tre linee spezzate. E così abbiamo quattro coppie di opposti. Quindi misero gli otto trigrammi su un campo di ascisse e ordinate e ottennero i 64 esagrammi, cui diedero determinate posizioni e significati. E ottennero 4096 combinazioni possibili.

Ora, il numero 64 ricorre spesso in matematica perché è il frutto di un calcolo esatto, ieri come oggi. Sarà un caso, per esempio, che i nostri computer funzionino con un’architettura a 64 bit?

Ma il punto da sottolineare è un altro. Gli otto trigrammi sono quattro coppie di opposti. In altri termini, dopo aver identificato la prima coppia contrapposta (maschile e femminile), i taoisti approdarono a quattro coppie di trigrammi contrapposti, che dovevano rappresentare le energie fondamentali.

Quattro coppie di diadi che danno origine a tutto.

Non mi meraviglio che per la scienza moderna, le interazioni basilari siano ancora quattro! Sarà un caso?

1.  Gli otto trigrammi dell’I Ching, noti anche come Bagua, rappresentano le forze primordiali dell’universo e sono fondamentali nella cosmologia taoista. Ogni trigramma è composto da tre linee che possono essere continue (Yang) o spezzate (Yin), e ciascuno ha un significato specifico:

1.  Qian (Cielo): Creatività, forza, iniziativa, attività.

2.  Kun (Terra): Ricettività, nutrimento, sostegno, fecondità, passività..

3.   

4.  Zhen (Tuono): Movimento, crescita, eccitazione.

5.  Xun (Vento): Penetrazione, gentilezza, diffusione.

6.   

7.  Kan (Acqua): Pericolo, profondità, flessibilità.

8.  Li (Fuoco): Chiarezza, illuminazione, calore.

9.   

Gen (Montagna): Stabilità, quiete, meditazione.

Dui (Lago): Gioia, serenità, comunicazione.

 

Questi trigrammi possono essere combinati per formare esagrammi, che sono utilizzati nell’I Ching per fornire risposte e guidare le decisioni. Ogni esagramma rappresenta una situazione specifica e offre una visione delle dinamiche energetiche in gioco.

Come si vede, era un tentativo primitivo di costruire un codice binario che potesse tener conto di tutte le energie (esterne e interne) e di prevedere gli eventi.

L’idea era certamente buona. Ma, a quei tempi, la scienza era troppo indietro.

Io direi che i quattro trigrammi fondamentali sono diadi, rappresentando opposti complementari, almeno a livello di segni. I significati dovrebbero certo essere cambiati. E modernizzati.

Per esempio, attività/passività, quiete/moto, interiorità/esteriorità, chiarezza/oscurità.

 Ma rimane il fatto che per i taosti le forze della natura agissero per polarità opposte e complementari. E la linea sinusoidale che divide le polarità indica che si tratta di un movimento ondulatorio, come se le proporzioni cambiassero continuamente. Insomma, qualcosa che precede di millenni la scienza odierna.

Se aggiungete che vi sono linee mutevoli , avete un meccanismo che ha stupito per secoli.


Comunque, la coppia è il punto inevitabile di partenza, perché le forze vanno a due a due, e non singolarmente. Inoltre devono essere contrastanti, ma complementari in modo dinamico… proprio come il maschile e il femminile, che non hanno una divisione fissa e si scambiano spesso i ruoli.

 

 

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