venerdì 26 giugno 2015

Tutto è Uno

Che differenza c’è tra il Sé universale (per esempio dell’Advaita Vedanta) e il Dio delle religioni tradizionali?
La differenza è che il Dio delle religioni è “totalmente Altro” rispetto a chi lo ricerca, mentre il Sé universale (che s‘identifica con quello personale) è proprio la nostra parte più intima e più profonda.
Una differenza non da poco.
Per ritrovarlo, dobbiamo dismettere la tensione separatrice che cerca all’esterno e ritornare a noi stessi.
Il teista cerca un Dio al di fuori di sé. Il meditante cerca il proprio sé più intimo, che a sua volta è parte del Sé universale.
Di fatto, è proprio la nostra convinzione che crea il mondo così com’è, diviso in tante entità separate e diviso anche interiormente. Chi crede nel Dio delle religioni, crea un mondo di dualità, di divisioni, di contrapposizioni, di separazioni e di isolamento; divide se stesso e se stesso dagli altri e dal suo Dio.

Chi coglie invece il Sé universale va oltre le innumerevoli contrapposizioni della mente comune, tende ad un’esperienza di unificazione e vede tutte le esperienze come modulazioni di un unico essere - che è dappertutto e… in sé.

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