Ci mettiamo in viaggio e andiamo lontano perché
vogliamo vedere e conoscere posti e persone nuove. Ma, se questa è la nostra
intenzione, la motivazione più profonda è un’altra: dimenticarci per un po’ di
noi stessi e poi guardarci – di sorpresa - con occhi nuovi.
Stiamo sempre insieme a noi stessi, stiamo
sempre così vicini a noi stessi che non sappiamo chi siamo. La troppa vicinanza
ci impedisce di vedere, l’abitudine ottunde l’attenzione.
Ma, ritornando da un viaggio, dopo un periodo
di allontanamento, abbiamo come una piccola rivelazione. Per un attimo vediamo
chi siamo.
Quanta fatica, che lungo percorso per gettare
uno sguardo veloce e furtivo a noi stessi.
Il fatto è che, vivendoci dall’interno,
conosciamo questo o quel nostro aspetto. Ma ci sfugge l’insieme. E ci sfuggirà sempre. Perché anche quell'attimo di rivelazione non durerà a lungo.
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