La meditazione ci avverte innanzitutto che la nostra consapevolezza è
pesantemente condizionata. E questo vale per tutti. Ma, al di là dei
condizionamenti generali, ognuno deve anche lavorare su se stesso per scoprire
i propri blocchi individuali.
Insomma esistono condizionamenti collettivi, in quanto esseri umani, ed
esistono condizionamenti individuali, dovuti alla propria psiche e alla propria
storia personale.
Ma non c’è nessun ostacolo che non possa essere visto e superato con la
pratica del “vedere se stessi” e del dimorare con pazienza, calma e assiduità.
La meditazione, anche se non ci sembra in un primo momento, anche se non
ce ne rendiamo subito conto, è un processo inarrestabile di liberazione, di
depurazione, di liberazione e di terapia. Non a caso, il prefisso “med” si
trova anche in parole come medico e medicina. Inoltre è completamente gratuita
ed autogestibile.
Non esiste meditazione sprecata. Anche brevi periodi di meditazione
hanno un loro effetto benefico. Ed esiste un effetto cumulativo, di cui ci si
accorge a poco a poco. Inoltre, esistono vari livelli di conseguimento e varie
tappe. Ognuno ha un proprio percorso, ognuno raggiunge un proprio punto di
arrivo (mai definitivo).
Bisogna comunque liberare la meditazione dalle mitologie religiose e
dalle illusioni di onnipotenza. Meditare aiuta e cura. Ma non è la soluzione a ogni
problema ed è instabile come tutto nella vita. È come avere un amico, un
insegnante o un protettore, non un dio.
Ci si può illuminare in qualche problema, ma conservare vincoli altrove.
Si possono capire tante cose, ma non capirne altre.
Meditare è un atteggiamento psico-fisico, che chiunque può assumere. Al
di là delle varie posture o delle tecniche adottate (che sono upaya, semplici mezzi utili, non
finalità), la meditazione consiste nel rimanere un po’ in silenzio e in
isolamento, distaccati da tutto e da tutti. Questa è la conditio sine qua non, necessaria a creare uno stato d’animo che
poi si perfezionerà in rapporto con la società.
È questo processo di distacco, questa presa di distanza, che ci
aiuta a vedere e a vederci.
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