martedì 23 giugno 2015

Il testimone di ogni esperienza

C’è qualcosa che può essere solo soggetto di consapevolezza, ma non oggetto. È il testimone, il sé più profondo, che è sempre presente e che non può essere conosciuto come un qualunque oggetto.
Se proviamo a cogliere questo principio consapevole, non ce la faremo. Perché ci sarà sempre un soggetto che è consapevole di questa nostra conoscenza. È come il cane che vorrebbe afferrare la propria coda.
Il sé, il testimone, non può essere ritrovato in nessun oggetto perché non è collocato né in uno spazio né in un tempo. È sempre qui e ora, e svolge il suo lavoro di testimonianza.
Il sé è consapevole di ogni momento della vita, di ogni esperienza, di ogni cambiamento, dalla nascita alla morte; ma lui non cambia. È il perno attorno a cui gira ogni cosa, ma lui non gira. È consapevole di tutti i nostri pensieri e stati d’animo, ma lui non ne è toccato.
Noi abbiamo esperienza del divenire solo nella memoria legata all’io-corpo. Ma il sé ne è al di fuori.
Come esercizio, cerchiamo cogliere questo principio consapevole, che è sempre presente in tutte le nostre esperienze. Proviamo e riproviamo, andando a precedere ogni atto conoscitivo.
Naturalmente non ci riusciremo, perché saremo sempre preceduti dal soggetto che ne è consapevole.

Dunque, smettiamo, lasciamo perdere ogni sforzo… In quell’istante, cessiamo di inseguire il sé – e lo siamo.

Nessun commento:

Posta un commento