Le tre religioni abramitiche (giudaismo,
cristianesimo e islam) condividono la stessa concezione di guerra cosmica tra
bene e male. Ovviamente ognuna pensa di essere dalla parte del bene e non le
viene in mente di essere corresponsabile del male.
I capi religiosi e politici dicono di voler
distruggere il male e sostengono di voler migliorare il mondo. Ma, mentre lo
fanno, lo peggiorano. Non si può infatti pensare al bene senza pensare e
mettere al mondo il male.
Hitler, Mussolini, Pol Pot, Bin Laden, George
Bush o l’Inquisizione, tutti sostenevano di voler cancellare il male, tutti
credevano di dover salvare il mondo. E, proprio mentre lo pensavano, proprio
perché lo pensavano, lo peggioravano.
Nessuno è mai riuscito a migliorare qualche
aspetto del mondo senza peggiorarne qualche altro.
In realtà, proprio questo dualismo, questa
concezione di guerra cosmica, alimenta la sofferenza. Si tratta di un modo
semplicistico e rozzo di vedere il conflitto. Se penso di dover fare il bene,
devo pensare continuamente al male. Non posso avere l’uno ed evitare l’altro. E
questo vale per tutti gli opposti complementari: successo-fallimento,
vita-morte, inizio-fine, giusto-ingiusto, purezza-impurezza, ecc. Si tratta di
trappole mentali, di schemi illusori. E ogni estremo delle coppie alimenta
l’altro.
Vedere il mondo come un campo di lotta tra bene
e male è un errore pericoloso. Utilizzare questi schemi mentali significa cadere
vittime di un meccanismo che non libererà mai il mondo. Il vero conflitto non è
tra bene e male, ma tra ignoranza e saggezza, tra illusione e risveglio, tra
squilibrio ed equanimità, tra confusione e chiarezza, tra dualismo e visione d’insieme.
L’unica azione “buona” è uno stato al di là del
bene e del male.
La verità è che non ci interessa migliorare il
mondo, ma trovare un senso illusorio. E il modo più semplice e rozzo per
trovare un significato è illudersi di avere una missione da compiere:
distruggere il male.
Solo quando ci liberiamo dell’idea di bene e di
male, incominciamo a vedere in profondità il problema e capire le cause e le
condizione che stanno al fondamento delle varie situazioni.
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