mercoledì 3 giugno 2015

Etica protestante e lassismo cattolico

Questo è il titolo di un prossimo convegno e mi sembra che riassuma l’origine della corruzione italica.
I paesi cattolici sono più corrotti dei paesi protestanti perché, mentre il protestante è abituato a fare i conti con la propria coscienza, il cattolico non sviluppa questa funzione e aspetta che un prete gli dica se ciò che ha fatto è un peccato o no. E può ricorrere in ogni caso alla confessione-assoluzione che gli libererà la coscienza.
Se poi aggiungiamo che il prete (interprete) è a sua volta corrotto… e che tutti e due sono abituati a trattare (magari barando) con un presunto Dio-Giudice, ecco il quadro della corruzione attuale, in particolare dell’indifferenza con cui si ruba allo Stato (considerato non il bene comune, ma res nullius).

Si noti che il mafioso ruba con soddisfazione allo Stato, ma poi è capace di finanziare la chiesa, la processione o il santo locale, convinto che con il denaro si possa comprare anche Dio o comunque avere un trattamento di favore. I soldi accumulati servono a questo: a corrompere uomini e dei.

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