mercoledì 24 giugno 2015

La forza della propoganda religiosa

Ascoltando i telegiornali, mi accorgo che si aprono spesso su quello che fa o che dice il Papa. E parlano del Papa molto di più di quanto parlino del Presidente della Repubblica. Sembra di essere, più che in Italia, nello Stato della Chiesa.
Questo è il cattolicesimo: pubblicità continua, propaganda. Una religione tenuta in vita artificialmente. Un tempo ci si serviva delle opere d’arte e di artisti come Michelangelo o Piero della Francesca. Oggi delle radio e delle televisioni.

Se nessuno ne parlasse, tutti i giorni, tutte le ore… scomparirebbe, come neve al sole.
Ma perché l'Italia si presta così volonterosamente a rendere questo servizio alla Chiesa, che in realtà ha sempre lavorato contro lo Stato? 

Perché in Italia non c'è senso dello Stato.
E perché non c'è senso dello Stato? Perché c'è senso della Chiesa.

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