Roma corrotta? Non è una novità. Dalla caduta dell’impero romano in poi,
Roma è stata non solo corrotta ma anche –sotto la dominazione della Chiesa
cattolica - miserabile.
Poi, ecco l’invenzione del Purgatorio.
Che cos’è il Purgatorio? Un luogo intermedio, una “zona di negoziazione”
(come dice il sociologo De Masi), dove si possono scontare i peccati.
Secondo Le Goff, la concezione del Purgatorio si delineò quando fu
necessario reintegrare i “peccatori di professione”, come i banchieri, gli
strozzini e i mercanti, da cui dipendeva in ultima analisi la prosperità
economica della città. Insomma, una questione di denaro.
Con l’istituzione dei Giubilei, i traffici economico-finanziari dei Papa
si perfezionarono. E tutti poterono, con apposito esborso di denaro e con
benefici delle casse della Chiesa, accedere alle indulgenze.
Da allora non è cambiato niente. Tra un po’ si celebrerà un nuovo
Giubileo, di cui tutti i mercanti sono contenti perché sanno che faranno
affari.
Questa idea del “fare affari con Dio” (in realtà con la religione) è il
fondamento stesso della religione cattolica. A questo serve il Dio fattosi uomo: a mediare.
Volete che, con questa mentalità, Roma non sia corrotta – nell’animo?
Se i romani trafficano da secoli con Dio, volete che non traffichino con
gli uomini?
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