Perché l’essere e non il
nulla? Perché la vita?
Perché sostanzialmente la
vita è un’esperienza piacevole, positiva. Per tutti gli esseri viventi, anche per
quelli che vivono un solo attimo. Infatti, tutte le attività che assicurano la
vita (mangiare, bere, far l’amore, ecc.) sono sostanziate di piacere. E, anche
quando soffriamo, lo facciamo partendo da un’idea, da un’esperienza di
felicità.
Benché ci siano momenti
terribili, tante sofferenze ed esistenze sacrificate, il giudizio del vivente è
positivo: vale comunque la pena.
Questa esperienza nucleare
della piacevolezza dell’essere è alla base del vivere, ancora prima che la vita
si espliciti.
Quando noi meditiamo e
contempliamo, in realtà riassaporiamo la positività, la gioia e la felicità del
semplice essere. È il sé che si compiace di se stesso.
Nessun commento:
Posta un commento