L’ultima parola d’ordine della destra oltranzista e religiosa è la
crociata contro il “gender”. Ci sono sindaci che mettono all’indice libri
dell’infanzia sospettati di veicolare questa pericolosa ideologia e nelle
scuole le famiglie cattoliche sono sul piede di guerra per combatterne ogni pur
minima parvenza.
Quello che i tradizionalisti vogliono negare è lo statuto psicologico
delle scelte sessuali. Sono i difensori dell’ordine naturale, che tanto “normale”
non è mai perché anche tra gli animali esistono comportamenti omosessuali,
perché in tutta la storia umana sono esistiti individui omosessuali o bisessuali.
Per gli antichi romani o per i greci, per esempi, l’omosessualità o la
bisessualità era la norma. Cesare o Adriano avevano amanti di tutti i sessi -
ed erano grandi uomini. Leggete inoltre Platone e del suo amore per i
giovinetti.
Ma gli integralisti credono che l’uomo sia un essere naturale, come una
mucca o un pollo – come se la società in cui viviamo non fosse già un prodotto
culturale. Vogliono difendere le famiglie dal tremendo contagio.
Però, da dove viene questo virus peggiore dell’ebola? A pensarci bene,
non viene da famiglie omosessuali, ma da famiglie eterosessuali. Anche un
parlamentare integralista può avere una figlia o un figlio omosessuale. E
allora?
Parlano dell’omosessualità come di una malattia. Ma come si guarisce?
Pregando Gesù, che viveva in una comunità omosessuale o san Paolo che odiava le
donne e amava tanto un suo giovane discepolo?
Ah Dio, questa è una battaglia perduta, perché basata sull’ignoranza e
sulla volontà di esclusione.
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