L’atteggiamento
contemplativo è presente in maniera maggiore o minore in tutti, anche in persone
che non sanno niente di meditazione. Prendiamo per esempio questo brano della
giornalista Natalia Aspesi, del 4 luglio 2003 (“Il Venerdì”):
“Staccarsi da sé, dalle
proprie paure, dai drammi personali, dal vuoto che sembra inghiottirci, per
guardare un volo di rondini o visitare un antico borgo pieno di storia. Io
credo, personalmente, che si debba imparare a non essere protagonisti, ma solo
spettatori, provare curiosità, lasciarsi sopraffare da emozioni che non
riguardano solo noi ma il mondo, dimenticarsi di sé eppure sentirsi più vivi
che mai…”
Un maestro di meditazione,
al di là dei tecnicismi in cui si esprime di solito, non avrebbe potuto dire
meglio.
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