Dicono i maestri zen che la
Via è come il grande Vuoto, è come una stanza libera, sgombra, vuota e libera,
è una limpida consapevolezza priva di pensieri.
Quando la bocca vuole
parlare di questo grande Vuoto, le parole fuggono. Quando la mente vuole
pensarlo, i pensieri svaniscono.
Eppure la Via esiste fin
dalle origini nel proprio spirito. E, quando la mente non sorge, tutto è senza
difetto. Le parole indicano la Via, ma, una volta che vedete la Via, subito
dimenticate le parole.
Ma perché assimilare la
consapevolezza al Vuoto?
Il fatto è che il vuoto è
potenzialmente pieno. Mentre il pieno non può accogliere nient’altro.
Questa consapevolezza,
questa presenza, questa testimonianza è assimilata al Vuoto perché è capace di
accogliere qualunque cosa. E in realtà accoglie e crea ogni cosa.
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