I fatti vengono contrassegnati dalle parole, e le parole solidificano i
fatti.
Senza parole, i fatti svanirebbero inosservati o sparirebbero presto
dimenticati. È noto, per esempio, che non tutte le lingue e non in tutti i
tempi c’erano parole per descrivere certi sapori o certi colori, che erano come
se non esistessero.
Ad un certo punto, da un magma indistinto di esperienze sorgono concetti
e parole, e la mente umana guadagna un po’ più di spazio. Il problema è che, da
quel punto in poi, le parole delimitano e irrigidiscono l’esperienza.
Quando facciamo il vuoto mentale, lo facciamo a partire da un certo
contenuto mentale, nel tentativo di uscire dai confini artificiali che i concetti
e le parole hanno solidificato.
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