Un esempio tipico di trappola linguistica sono i concetti contrapposti.
Tutti noi siamo convinti che, quando vediamo qualcosa, quel qualcosa sia in uno
spazio esterno e che si rifletta dentro di noi attraverso i sensi. Ma se
chiudiamo gli occhi e proviamo a toccare qualcosa, ci sembra che l’esperienza
sia interna.
Dov’è allora il luogo in cui avviene realmente l’esperienza? Dentro o
fuori di noi?
In realtà non è né dentro né fuori. L’esperienza avviene in un continuum
di corpo, mente e ambiente che è in parte esterno e in parte interno.
I concetti e le parole, però, nascono per definire, dividere e
contrapporre, e quindi creano l’impressione che il dentro e il fuori siano
separati. Ma non è così.
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