Quando qualcuno ha sette,
otto, nove o dieci figli, state pur certi che è un seguace di qualche
religione.
Non è propriamente uno
stupido. Ma è uno che ha rinunciato ad usare la propria testa. Si affida a
quella che ritiene la volontà divina (e che è la volontà di qualche individuo
squilibrato).
Al di là di ogni
considerazione sulla sovrappopolazione della Terra e sulla limitatezza delle
risorse, questo uomo pieno di fede non crede che nella volontà divina ci sia la
moderazione o il buon senso.
In realtà è un seguace della
volontà di potenza, evidente al fondo di tante religioni – che vogliono
conquistare il cielo e la terra.
Anche l’ideologia fascista
pensa che il numero sia potenza.
Noi siamo più per la
specializzazione: pochi ma buoni.
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