martedì 20 agosto 2019

Una specie di paradiso


Tutti siamo convinti che ciò in cui ci troviamo sia la vita e che la morte sia la sua fine. Dove c’è l’una non c’è l’altra. Ma qualche grande anima mette in dubbio la nostra certezza, sostenendo che solo la morte possa portarci alla vita vera.
Per trovare il vero essere dobbiamo morire al mondo. E dunque nascere sarebbe morire e morire sarebbe accedere alla vita. È una sovversione totale delle nostre convinzioni.
Ma come mai siamo finiti in questa finta vita, in questa vita inferiore? Siamo decaduti, come dicono certe religioni o stiamo progredendo da uno stadio all’altro, da dimensioni inferiori di vita a dimensioni superiori?
In parole più semplici, noi ora saremmo in una specie di purgatorio e solo con la morte raggiungeremmo una specie di paradiso… o torneremmo ancora più indietro, come nel gioco dell’oca.
Oppure tutto ciò non è che una rappresentazione della nostra mente?
La mente creerebbe tutte queste distinzioni, finché non trovasse la pace.

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