Tutti siamo convinti che ciò in cui ci
troviamo sia la vita e che la morte sia la sua fine. Dove c’è l’una non c’è l’altra.
Ma qualche grande anima mette in dubbio la nostra certezza, sostenendo che solo
la morte possa portarci alla vita vera.
Per trovare il vero essere dobbiamo
morire al mondo. E dunque nascere sarebbe morire e morire sarebbe accedere alla
vita. È una sovversione totale delle nostre convinzioni.
Ma come mai siamo finiti in questa finta
vita, in questa vita inferiore? Siamo decaduti, come dicono certe religioni o
stiamo progredendo da uno stadio all’altro, da dimensioni inferiori di vita a
dimensioni superiori?
In parole più semplici, noi ora saremmo
in una specie di purgatorio e solo con la morte raggiungeremmo una specie di
paradiso… o torneremmo ancora più indietro, come nel gioco dell’oca.
Oppure tutto ciò non è che una rappresentazione della
nostra mente?
La mente creerebbe tutte queste
distinzioni, finché non trovasse la pace.
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