Chi
perde il lavoro ha la sensazione di perdere la propria identità sociale. E
spesso cade in depressione o si suicida.
Ma
dovremmo ricordarci che, al di là dell’identità sociale, esiste un’identità più
profonda che non dipende dai riconoscimenti altrui.
Non
siamo solo ciò che facciamo o il ruolo sociale che svolgiamo. Noi siamo ciò che
siamo, ben al di là del lavoro, dei rapporti familiari e perfino del corpo e
della mente.
Quando
perdiamo tutte questi rivestimenti, possiamo scoprire ciò che veramente siamo.
Non tutto il male viene per nuocere.
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