domenica 25 agosto 2019

Il "nobile" silenzio


Il Buddha rispondeva a tutte queste domande della filosofia su Dio o sull’anima con un "nobile silenzio". Il che non significa che dicesse: "Che ne so io?", o che si rifiutasse di "dare una risposta"; significa che non voleva cadere nella trappola delle parole e delle idee contrapposte.
       Come se dicesse: se vuoi "pensare" a questi problemi, prima liberati dei preconcetti, prima sgombra la mente dal solito dualismo.
       Non appena ti poni la domanda "esiste o non esiste Dio", sei già nella trappola di chi ha pensato prima di te..
       Se vuoi capire qualcosa di questi problemi, non andare a scartabellare tutte le teologie e le religioni, ma fai prima di tutto il silenzio mentale.
       Ma quando in un paese esiste già una religione, più o meno accettata, tutti continuano a pensare nei termini di vecchie categorie, accettandole o rifiutandole. Troppo poco per poter parlare di Dio.



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