I
criminali nazisti si sono sempre difesi sostenendo di "aver obbedito agli
ordini". E con ciò si mettono la coscienza a posto.
Il problema è che la coscienza di tanta
gente è sottosviluppata, soffocata, addormentata. Infatti il nostro sistema
educativo, con i suoi appelli all'autorità, alla fede, alle gerarchie e alla
ragion di Stato, non permette di sviluppare una coscienza matura, una coscienza
consapevole. Basti guardare le maggiori religioni: tutte sottolineano la
sottomissione e l'ubbidienza.
Diciamo allora con chiarezza che non
esiste né religione né spiritualità senza sviluppo della consapevolezza. L'uomo
che non s'interroga, che non si pone mai il problema della giustezza di un
ordine o di un insegnamento, è pronto a compiere ogni nefandezza.
Abbiamo allevato automi, non uomini.
Risvegliarsi è risvegliarsi alla
consapevolezza. Naturalmente essere consapevoli significa sottoporre a giudizio
anche la nostra stessa coscienza, che non solo può sbagliare, ma è anche
influenzata da mille condizionamenti. Tutti infatti sono coscienti (anche gli
animali e le piante), ma non tutti sono consapevoli.
Siamo molto lontani da una semplice fede
in un Dio o in un credo. Non si tratta di fare il tifo per Qualcuno o di
schierarsi: il Paradiso bisogna conquistarselo con un po' di sforzo personale.
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