“Io
sono la via, la verità, la pace, il silenzio… io sono Dio” Alcuni mistici, di
diverse le religioni, arrivano a pronunciare queste frasi. Ma l’ “io” cui si
riferiscono non è quello delimitato da un corpo, da una mente e da una storia.
Non è quello nato un certo giorno sul pianeta Terra.
È l’io eterno. L’io che non si
identifica né con questo né con quello, ma l’essere stesso, ossia quell’essere
che è al di là del dualismo essere/non-essere e che non può essere pensato né
definito. È ciò che sta prima, a
priori, e che non nasce e non muore.
Solo quell’io è veramente in pace,
quando la mente smette di lavorare.
Quasi tutti cerchiamo la pace della
mente. Ma è difficile trovarla, perché la mente è proprio ciò che non è mai in
pace. Mente significa irrequietezza, pensieri, preoccupazioni, ansia, desideri…
senza pace. In realtà ciò che noi chiamiamo pace è l’assenza di disturbi.
Ora, ci sono certamente momenti di
tregua. Ma durano poco… e solo quando ci liberiamo delle instancabili attività
della mente.
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