giovedì 22 agosto 2019

La vera libertà di coscienza


Adesso che anche il Papa ne parla (a sproposito), si crede che la "libertà di coscienza" sia un prodotto del cristianesimo. Niente di più falso. La Chiesa ha sempre condannato la libertà di coscienza e ha sempre affermato che il fedele deve semplicemente seguire il magistero ecclesiastico. Il concetto di "libertà di coscienza" nasce contro la Chiesa, ad opera degli Illuministi, i quali ancora oggi ispirano odio ai fedeli cristiani.
            Mai in nessuna epoca il cristianesimo è stato favorevole alla libertà di coscienza dei credenti. Potremmo citare le dichiarazioni in tal senso di molti Papi. La Chiesa è una dittatura, che non ama né la democrazia né il libero pensiero, e che si trova a suo agio in tutti i regimi totalitari (basta che si dichiarino "cristiani"!)
            D'altronde, la coscienza è qualcosa di individuale e non è un criterio di verità: ognuno la può pensare in un modo diverso. Ma è proprio questa diversità di pensiero che le fedi non possono accettare. Io, in tutta coscienza, posso credere che Gesù sia un impostore: lo accetterebbe la Chiesa? Rispetterebbe la mia opinione? E se parlassi nello stesso modo di Maometto, lo accetterebbe l'Islam?
            Ancora oggi, la Chiesa permette i funerali religiosi a un criminale nazista, ma non a un Welby, ossia a un uomo che ha esercitato la sua libertà di coscienza e ha scelto di morire con dignità.
            "Libertà di coscienza" non significa credere e seguire qualunque idea ci salti in testa, ma riuscire a fare un esame di coscienza a tutto, anche alle nostre convinzioni. E questo è un concetto del tutto estraneo ai fedeli delle varie religioni.

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