martedì 21 giugno 2016

L'esperienza dell'incondizionato

Ogni tanto fantastichiamo su esperienze straordinarie, come quelle dei mistici, con estasi, illuminazioni, visioni di Dio, angeli, il paradiso, ecc. Ma ciò che cerchiamo è più simile ad uno spazio vuoto.
Se tutto si può sperimentare, come si fa ad avere l’esperienza dello spazio vuoto?
Qui ci troviamo a disagio, perché non è neppure un processo di acquisizione. Non possiamo toccare né vedere né gustare né udire… come si fa a percepire uno spazio vuoto?
Se ci troviamo in una stanza vuota e all’improvviso la svuotiamo di tutto, quello che rimane è lo spazio vuoto. E possiamo percepirlo. Ma se togliamo anche le pareti, che cosa sperimentiamo?
È chiaro che ci avviciniamo a questa esperienza solo svuotandoci a nostra volta, facendoci vuoti – vuoti di sensazioni, di pensieri, di volizioni, ecc.
Ma non è facile. Tutte le nostre esperienze sono basate sull’acquisizione di qualche dato, e qui dobbiamo annullare proprio il processo di acquisizione.
È un problema che si pone quando, per esempio, ci svegliamo prima del previsto. Vorremmo continuare a dormire. Ma se facciamo sforzi, se ci imponiamo di riaddormentarci, se ci mettiamo a pensare o darci ordini, la mente si sveglierà del tutto e non ce la faremo.
In realtà dobbiamo lasciarci andare, rilassarci, smettere di produrre atti di volizione e abbandonarci al flusso del processo naturale.
Non siamo noi che conduciamo il gioco, non è il nostro io.
Lo stesso vale per la meditazione. Dobbiamo approfittare delle condizioni naturali e lasciarci trasportare.
Questo esercizio non è fine a se stesso (non è che il vuoto sia così interessante). Serve invece a prendere le distanze da ciò che crediamo di essere, da quel “pieno” con cui identifichiamo il nostro io.
In effetti, intorno a quell’io, c’è un vuoto che lo circonda, lo permea e lo permette. Ed è qui che percepiamo l’allargamento dell’io ristretto.
Ora non possiamo più puntare il dito e dire: “Io sono quello, io non sono che quello!”
Io sono molto più ampio perché comprendo anche lo spazio intorno e dentro.



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