Sappiamo che i desideri, le passioni
e le emozioni influenzano le percezioni. Se per esempio sono affamato, guarderò
il cibo in maniera diversa da quando sono sazio. Se sono in preda ad un attacco
di rabbia, mi rapporterò alle persone e alle situazioni in maniera diversa da
quando sono calmo. Se sono innamorato, guarderò una donna in maniera diversa da
quando invece non lo sono.
Quest’ultimo esempio ci fa capire che
la passione non ci fa vedere le cose obiettivamente.
Dunque, per riuscire a vedere la
realtà, è necessario partire da uno stato di calma e di lucidità. Se vogliamo “fare
filosofia”, dobbiamo saper prescindere dai nostri desideri, dai nostri
pregiudizi e anche dalle nostre emozioni.
Ogni passione distorce la visione. E,
quando abbiamo la visione distorta, è inevitabile sbagliare e soffrire.
-come sempre sagge riflessioni
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