Non so se avete letto la
notizia che in Arabia Saudita è stato condannato a morte un poeta palestinese
che aveva “dubitato dell’esistenza di Dio”. E sempre per motivi religiosi sono
state condannate a morte in un anno 150 persone.
Eh, sì, perché in questo
paese, cui noi vendiamo armi, esiste una “polizia religiosa” che si occupa di
stanare reati del genere.
Diciamo che solo uno Stato teocratico
può arrivare a simili nefandezze. Le stesse cose potevano succedere secoli fa
ad opera dell’Inquisizione cattolica.
Di fronte a simili residui
di barbarie in nome di Dio, dobbiamo rivalutare la tanto disprezzata civiltà
occidentale che ha superato la fusione tra Stato e religione ed ha prodotto una
società laica, in grado di contrastare, più o meno bene, le pretese teocratiche
dei fondamentalisti.
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