Non so se avete letto una
notizia data in rete e tratta dalla rivista scientifica Current Biology: i bambini atei sono più altruisti di quelli
religiosi.
Lo studio era stato
commissionato in America proprio da un istituto di ispirazione cristiana per
confermare quello che sembrava essere ovvio, e cioè che i bambini che ricevono
un’educazione religiosa siano più buoni, altruisti e generosi di quelli allevati
da non credenti.
È risultato il contrario:
l’altruismo, la capacità di empatia, la carità, la sensibilità all’ingiustizia
non sono affatto aumentati dalla fede, ma sono il prodotto una scelta
consapevole. Chi si affida ad una religione crede già di essere più buono solo
perché e religioso e, quindi, nella vita pratica, è più egoista.
Non ci meravigliamo di
queste conclusioni. Vediamo bene che ci si dichiara religiosi così come ci si
dichiara seguaci di una squadra o di un partito, per tradizioni di famiglia o
per conformismo, senza aver scelto o pensato a niente, e soprattutto senza
nessun rapporto con un’etica effettiva.
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