Se qualcuno si domanda a che
cosa serva la meditazione, rifletta su come la luce della consapevolezza modifichi
le cose, giungendo a migliorarle e a curarle.
Non si tratta di un processo
immediato e miracolistico. È graduale e lento, e talvolta ha battute d’arresto
o ritorni indietro. Ma è l’unico possibile per far evolvere l’uomo.
Per esempio, a forza di
osservare i modi e le reazioni del nostro io (dei nostri io), ne prenderemo
sempre più le distanze, fino a considerarli un bel giorno del tutto obsolete.
Allora li cambieremo.
La luce della consapevolezza
è come la luce di un laser che può colpire con precisione e forza, distruggendo
vecchi schemi, comportamenti, attaccamenti, desideri, pretese, paure,
illusioni, ecc., facendo emergere il nuovo.
Usiamo così la luce della
consapevolezza, indirizzandola verso i nostri problemi e le nostre sofferenze.
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