giovedì 5 novembre 2015

Essere compassionevoli

Quando parliamo di compassione o di amore, ci sembra di doverci trasformare in Madre Teresa di Calcutta o in san Francesco, ci sembra di doverci accollare tutta la sofferenza del mondo, un compito impossibile.
In realtà, la cosa più importante è essere sensibili, capire le circostanze che hanno prodotto le avversità e, soprattutto, essere presenti.
Noi, invece, troppo spesso scegliamo di essere assenti: cerchiamo di evitare il dolore interrompendo la comunicazione e separandoci.
Isolandoci, ci sembra di poterci difendere dalla sofferenza altrui. Ma, facendo così, innalziamo muri che ci ingabbiano e ci fanno vivere male.

La compassione, la compartecipazione, è dunque prima di tutto utile a noi stessi. 

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