Il problema
dell’autocoscienza è che la mente conoscitiva è piena di pregiudizi, concetti,
idee, principi, dogmi, valori, fantasie, ecc., di tutte le conoscenze e le
esperienze accumulate nella vita. Quando perciò guardiamo noi stessi, ci vediamo
attraverso mille filtri e non ci conosciamo obiettivamente. Abbiamo solo un’immagine,
una delle tante, di noi stessi.
La consapevolezza di sé è un’altra
cosa: in essa scompaiono i filtri mentali e guardiamo limpidamente. Quello che vediamo,
quando sospendiamo tutti i concetti, è uno stato incondizionato, il semplice
essere.
Il semplice essere, colto
con la nuda attenzione, non può essere colto concettualmente (con scorno dei
filosofi), ma solo esperienzialmente allorché si sospendono tutte le altre attività
mentali.
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