domenica 8 novembre 2015

Dolore e rivelazione

Il dolore rivela la propria funzione quando ci aiuta a prender coscienza di qualcosa che vorremmo evitare, di qualcosa che in nessun altro modo avremmo capito.
La nostra testa è dura, molto dura, e per noi è difficile rivedere le nostre convinzioni, i nostri miti, le nostre fedi, le nostre illusioni. Siamo troppo deboli per riuscire a sopportare la visione oggettiva della realtà; cerchiamo in tutti i modi di negarla o di dimenticarla.
Ecco allora che, inevitabilmente, qualcosa dentro di noi si rompe e ci costringe a guardare.
La migliore misura preventiva è fare un passo indietro, distaccarci dal dramma della nostra vita ed osservare la scena come semplici spettatori. Abbandoniamo il bisogno di controllo, di giudizio, di reazione e di imposizione di una verità o di un senso.
Rimaniamo al centro calmi, rilassati e composti.
Il mondo se ne frega delle nostre illusioni e dei nostri sogni, e va avanti benissimo senza di noi.

La rivelazione parte da qui, non da qualche dio.

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