Se esseri extraterrestri,
più evoluti di noi di migliaia d’anni, arrivassero sulla Terra, li considereremmo
degli dei, perché avrebbero una scienza, una tecnologia e una saggezza
enormemente superiori.
Ma come mai nessuna civiltà
così avanzata si è mai messa in contatto con noi? Se fossero così progrediti
saprebbero che su questo pianeta esiste la vita.
Perché tutto tace? D’accordo,
ci sono problemi di distanze, di comunicazioni, di linguaggio, di viaggi
galattici, ecc., ma potrebbe nascere un sospetto.
Forse nessuna civiltà può
superare un certo livello di evoluzione, per il semplice motivo che tutte
finiscono per autodistruggersi, così come sta succedendo a noi.
Per quanto alcuni individui
siano più consapevoli degli altri, le masse nel loro complesso restano ad un
grado di sviluppo infantile. Seguono come pecore leader fasulli, osservano
religioni che non hanno nessun fondamento, non hanno nessuna saggezza, sono
istintivi come i loro avi, credono in un Dio creatore, non hanno autocontrollo
né coscienza di sé.
Forse c’è veramente un difetto
di costruzione, un limite che non si può superare.
Però, questo ragionamento
presume un cosmo creato da un Essere esterno. Se invece l’universo fosse Dio
stesso che si evolve, la partita non sarebbe ancora chiusa e la nostra
responsabilità sarebbe ancora più grande: la responsabilità di… far fallire
Dio, che si è messo in gioco senza sapere come andrà a finire.
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