giovedì 12 novembre 2015

L'insoddisfazione

Se vivessimo in eterno, se non ci fossero la vecchiaia (con tutto il deterioramento che comporta) e la morte (che ci sveglia dal nostro sogno di beatitudine permanente), non ci sarebbe modo di apprezzare la vita.
Le cose si apprezzano solo quando si perdono.
Del resto, è così in tutto il nostro mondo duale. Ogni situazione porta al suo opposto.
Che cosa ci porterebbe alla ricerca della felicità se non ci fosse la sofferenza? Se non soffrissimo, non avremmo neanche un’idea che cosa sia la felicità. Saremmo inebetiti.
Anche la ricerca spirituale (o di Dio) parte da uno stato di sofferenza o comunque di insoddisfazione.

Ma perché siamo insoddisfatti? Che cosa cerchiamo veramente? Cerchiamo comodità, salute, sicurezza, conforto, protezione, ecc., che saranno comunque precarie, o cerchiamo certe qualità interiori che ci rendono più forti a prescindere dagli inevitabili ondeggiamenti della vita?

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