Tra i vantaggi della
meditazione c’è l’eliminazione della noia.
Chi si annoia, infatti, non
è presente in ciò che fa o che vive; è con la mente altrove; e non è più
interessato al momento presente.
Chi medita, invece, seguendo
una pratica di attenzione-consapevolezza, mette il proprio interesse in ciò che
di solito non si nota.
Questo è il punto.
Noi di solito ci facciamo
attenti e ci emozioniamo solo quando accade qualcosa di insolito o di
eccezionale. Ma la meditazione inverte il processo: si occupa di piccole cose
che non catturano comunemente l’attenzione. È attenta al respiro, a una formica,
a una nuvola, a una foglia, a un filo d’erba, al suono di un ruscello, al
passaggio di un pensiero o di una sensazione…
Chi è che è attento all’attimo
presente? all’esperienza del momento presente? Di solito non lo riteniamo degno
di nota: che interesse può avere? Eppure è tutto ciò che abbiamo.
Proprio come il respiro, è
ciò che ci tiene in vita, è la nostra vita attuale. Ma noi lo trascuriamo.
Chi medita può stare seduto
ore senza fare nient’altro che osservare il miracolo dell’attimo che sembra
passare velocemente ed essere una semplice e minuscola unità di misura, mentre
è ciò che si rinnova e che ci rinnova
di continuo, e, come tale, degno della massima attenzione e di un grande
interesse.
Nessun commento:
Posta un commento