sabato 22 agosto 2015

Risveglio e liberazione

Nessuno nasce libero. Nasciamo tutti come piccoli replicanti, robot guidati da altri, cuccioli di un gregge o di una mandria. Il primo processo di crescita e di formazione è essenzialmente una forma di condizionamento.
Per liberarsi da questo imprinting familiare, culturale e sociale, ci vorranno decenni. Non scegliamo niente, né i genitori, né la scuola, né la religione. Tutto ci viene imposto.
Le nostre parole, le nostre idee, i nostri pensieri, i nostri giudizi, i nostri valori sono soltanto repliche di quelli degli altri. Ripetiamo ciò che ci viene instillato credendo che sia nostro.
Ma non è nostro, non è una nostra creazione; è la creazione del DNA, della cultura dominante, della famiglia, della scuola, della religione, ecc. Siamo talmente condizionati che saremo costretti a innamorarci di qualcuno che assomigli ai nostri genitori. Non ci sarà possibilità di scelta.
Per liberarci di questa eredità occorrerà un lungo e faticoso processo di decondizionamento, di presa di coscienza, di presa di distanza, di critica, di ribellione, di scontri…
Per diventare noi stessi, vorrà tutta la vita – e molti non ci riusciranno: continueranno a ripetere idee e comportamenti che sono di altri. Ecco perché il risveglio si chiama anche liberazione.

Dovremo liberarci dei vestiti vecchi e indossarne altri, di nostra scelta. Nessuno nasce libero: la libertà si conquista.

Nessun commento:

Posta un commento