Finché rimarremo ancorati
alle parole, non capiremo il fondo della realtà: continueremo a dividere e a
contrapporre ciò che è unito.
Per andare al di là occorre
passare ad una modalità di pensiero che veda l’unità negli opposti, che non sia
più limitata dallo spazio-tempo e dall’io, e che sappia farsi mente universale.
Dobbiamo vedere in un istante e determinare la nostra stessa realtà.
Un buon punto di partenza è
rimanere centrati nel proprio essere, al di là del corpo e della mente dualistica.
Di una persona, per esempio,
si può capire tutto - per cosa è fatta e fin dove arriverà – semplicemente guardandola
senza utilizzare pregiudizi, senza distinguere tra buono e cattivo, semplicemente
sentendola.
Non è una conoscenza
analitica, ma sintetica.
Anche certi eventi possono
essere capiti e previsti con lo stesso tipo di sguardo.
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