lunedì 24 agosto 2015

Lo sguardo sintetico

Finché rimarremo ancorati alle parole, non capiremo il fondo della realtà: continueremo a dividere e a contrapporre ciò che è unito.
Per andare al di là occorre passare ad una modalità di pensiero che veda l’unità negli opposti, che non sia più limitata dallo spazio-tempo e dall’io, e che sappia farsi mente universale. Dobbiamo vedere in un istante e determinare la nostra stessa realtà.
Un buon punto di partenza è rimanere centrati nel proprio essere, al di là del corpo e della mente dualistica.
Di una persona, per esempio, si può capire tutto - per cosa è fatta e fin dove arriverà – semplicemente guardandola senza utilizzare pregiudizi, senza distinguere tra buono e cattivo, semplicemente sentendola.
Non è una conoscenza analitica, ma sintetica.

Anche certi eventi possono essere capiti e previsti con lo stesso tipo di sguardo. 

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