Se la parabola del buon samaritano è la “parabola dell’accoglienza”,
leggetela bene, non con gli occhi della Chiesa, che è sempre pronta a
falsificare le parole di Gesù.
Che cosa dice? Che i primi due individui che passano e che se ne fregano
dell’uomo ferito a terra sono un “sacerdote” e un “levita” (un altro ministro
del tempio). In sostanza, gli indifferenti sono proprio i preti dell’epoca. L’unico
che si cura del ferito è un samaritano, ossia il membro di una comunità considerato
con disprezzo dai sacerdoti.
Questo ci dice che cosa pensasse Gesù dei preti: individui aridi,
formalisti, ipocriti, attenti al dettato ma non allo spirito della legge
religiosa.
Ecco perché il peggior tradimento che si potesse fare del messaggio
cristiano era costituire una Chiesa fondata proprio su questo tipo di
funzionari: i sacerdoti di professione.
Nessun commento:
Posta un commento