Se essere un io è fondamentalmente
sofferenza, se la vita è lotta, se il mondo è sempre in guerra, perché il tutto
si dà tanto da fare per individuarsi in tanti piccoli soggetti? Se poi, alla
fine, ogni cosa deve tornare nella grande matrice, non sarebbe meglio lasciare
tutto così com’è?
Che gioco (lila) è?
Il fatto è che all’origine
non c’è un ente, ma un processo. Un processo creazione/distruzione, apparire/scomparire,
nascere/morire.
Il processo crea per
distruggere e distruggere per creare. È il suo gioco. È la sua natura.
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