mercoledì 12 agosto 2015

Le meditazione seduta

Perché dobbiamo stare immobili a meditare? Di solito si risponde facendo l’esempio dell’acqua torbida. Se prendiamo un vaso di acqua torbida e lo lasciamo immobile, la melma si depositerà sul fondo e parte dell’acqua tornerà limpida.
Dunque, la pratica immobile serve a schiarire parte della mente.
La “chiarezza” che otteniamo ci porta ad osservare noi stessi e il mondo con distacco, imparzialità ed equanimità. E questo è già un vantaggio rispetto agli uomini comuni immersi nella melma della confusione, dell’indifferenza, dell’ignoranza e dei condizionamenti.
Ma è solo il punto di partenza.
La luce della “chiara visione” deve poi illuminare proprio la melma depositata sul fondo, che è costituita da idee, convinzioni, valori, pregiudizi e false visioni, per lo più inconsci, che ci fanno comportare in modo sbagliato, procurandoci una sofferenza continua.
Ci accorgeremo che fino a quel momento abbiamo condotto una vita inautentica, non siamo stati noi stessi, ma siamo stati solo marionette i cui fili venivano tirati da altri.

Meditare è recuperare la propria autonomia.

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