Cultura dello sballo contro
cultura della consapevolezza: siamo agli antipodi.
D‘altronde, milioni,
miliardi di esseri umani credono in certe visioni del mondo, in certe
religioni, in certe ideologie, non perché abbiano riflettuto o abbiano scelto,
ma perché hanno accettato supinamente, acriticamente ciò che la società offriva
loro.
Nei paesi arabi, c’è la pena
di morte per chi volesse cambiare religione. In Italia impongono
l’indottrinamento religioso nelle scuole pubbliche.
Ma, in genere, le masse non
vogliono pensare con la loro testa e si accontentano della prima ideologia che
viene insegnata loro. Non sono in grado di discernere e di scegliere: solo
alcuni individui lo faranno.
Sì, la via della liberazione
dai condizionamenti è lunga e il karma è grosso come una montagna.
È questa ignoranza, questa
inerzia, questo ottundimento/stordimento che tiene in piedi un mondo confuso,
ottuso e violento.
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