Non dobbiamo provare
rancore, odio o desiderio di vendetta nei confronti degli altri, non per fare
un piacere a Dio, ma perché le prime vittime siamo noi.
Quando proviamo rancore,
siamo noi che soffriamo.
E allora?
Dobbiamo dimenticare,
dobbiamo perdonare, dobbiamo accettare il torto e l’ingiustizia?
No, siamo semplicemente
consapevoli che ci stiamo facendo del male. E domandiamoci se ne valga la pena.
Qualche volta è necessario,
come quando ci dobbiamo amputare un arto per evitare una cancrena. Ma molto
spesso non ne vale la pena.
Non sto invitando alla
santità. Ma a non essere masochisti.
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